Champagne
Tra le grandi regioni francesi del vino, la Champagne vanta un territorio straordinario per clima e suoli, diventato icona di stile ed eleganza nel mondo. Nel nostro shop online troverete grandi Champagne delle Maison più famose, che hanno fatto la storia di questa regione, come Ruinart, Dom Pérignon, Louis Roederer, Veuve Clicquot Ponsardin, Moët & Chandon e tante altre.
Caratteristiche organolettiche dello Champagne
I fattori che influenzano le caratteristiche organolettiche degli Champagne sono numerosi e vanno dalla cuvée dei vitigni, alla composizione dei terreni, passando per l'esposizione delle vigne, sino alla filosofia del produttore.
La regione della Champagne si estende su una striscia di terra posta al 49° parallelo, a 150 chilometri da Parigi, dove la temperatura media annua oscilla tra i 10 °C e i 9,5 °, al limite della soglia minima di maturazione dell'uva. Parte della fortuna di questa regione è legata ai terreni ricchi di calcare (craie) e di fossili (belemnite quadrata), che incidono fortemente sugli aromi dei vini. Le quattro zone di produzione dello Champagne sono Côte des Blancs, Vallée de la Marne, Montagne de Reims e Aube per un’estensione complessiva di 35 mila ettari vitati.
I vitigni utilizzati per produrre lo Champagne
Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay sono i tre vitigni dello Champagne, che danno origine alla cuvée classica, anche se è possibile trovare interpretazioni in purezza di ciascun vitigno.
I prezzi dello Champagne
Il mondo dello champagne offre una vasta gamma di prezzi che si adattano a tutti i gusti e le esigenze.
Partiamo dalle etichette più accessibili. Puoi trovare champagne di ottima qualità a prezzi che vanno dai 30 ai 50 euro. Parliamo di produttori emergenti, giovani, che ancora non possono vantare il pedigree delle grandi maison, ma che per questo hanno maggiore libertà, di osare, di sorprendere e innovare. Un esempio: Bruno Michel.
Subito dopo ci sono gli champagne di fascia medio-alta che si collocano tra i 60 e i 100 euro. Queste bottiglie rappresentano l'eccellenza dell'AOC della Champagne e offrono una complessità di aromi e sapori unica, perlage persistente e qualità costante per ogni annata. In questa fascia troviamo già le grandi maison come Dom Pérignon, Veuve Clicquot, Ruinart.
Infine ci sono le grandi bottiglie, gli Champagne d'annata, bollicine nobili che possono raggiungere cifre considerevoli, spesso sopra i 100 euro. Qui entrano in gioco sia il peso del brand e la sua reputazione di marchio di lusso, sia il grande sforzo artigianale necessario per produrre champagne di questo tipo, invecchiato per periodi molto superiori alla media, in grado di regalare sensazioni uniche.
Con cosa abbinare lo Champagne?
Questo significa che gli abbinamenti con i vari Champagne sono pressoché infiniti, dall’aperitivo alle carni, a seconda della tipologia, dei vitigni utilizzati e dell’affinamento. Pasteggiare a Champagne, d’altra parte, è uno dei grandi piaceri della vita, un lusso che diventa realtà con gli sconti, le promozioni e le offerte che potete trovare ogni giorno sul nostro e-commerce del vino.
Con un abbondante antipasto all’italiana (ma meglio lo spumante in questo caso) o con dei finger food ai gamberi, vi suggeriamo di stappare un elegante Brut Blanc de Blancs, ideale come Champagne d’apertura. Passando ai primi, come un risotto con pasta di salame, delle lasagne e dei cannelloni ai quattro formaggi, un buon compromesso può essere uno Champagne Brut Rosé, mentre se i piatti sono a base di crostacei andate dritti verso uno Champagne Extra Brut Blanc de Blancs, sapido al punto giusto. Passando ai secondi (e qui la differenza tra Champagne e spumante si sente) tutto si gioca sui condimenti e la struttura delle preparazioni: con una trota cucinata molto semplicemente potete abbinare un Extra Brut, mentre se scegliete una preparazione più complessa, come un saporito baccalà mantecato con polenta, dovete andare su Champagne più evoluti, come un Extra Brut Grand Cru.
Gli amanti degli abbinamenti impossibili, invece, devono assolutamente provare il classico cotechino e lenticchie con un potente Brut Rosé millesimato. Cosa aspettate a stappare? Se invece la bottiglia non è per te puoi scoprire qui su Tannico le migliori bottiglie di Champagne da regalare!
e ora...
7 curiosità sullo Champagne che (forse) non sapevi
1. Metodo tradizionale/champenoise: lo champagne viene prodotto utilizzando il metodo tradizionale, noto anche come metodo champenoise o metodo classico. Questo prevede una seconda fermentazione in bottiglia (avviata con l'aggiunta di una miscela di zucchero e vino detta liquer de tirage), che conferisce a questa bevanda le sue bollicine fini.
2. Terroir: la regione dello Champagne, in Francia, è l'unica autorizzata a produrre vini chiamati "Champagne". La combinazione del terreno, del clima e dei metodi di coltivazione specifici caratterizza i vigneti di questa regione e contribuisce al sapore unico dello champagne.
3. Uvaggio: Lo champagne è spesso un blend di diverse varietà di uva, tra cui Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier. Quando invece è utilizzato solo un vitigno bianco (lo Chardonnay) parliamo di Blanc de Blancs.
4. Pressatura: Per ottenere il mosto necessario per la produzione dello champagne, viene utilizzata una pressa speciale chiamata "Coquard". Questo processo delicato permette di estrarre solo il succo migliore dalle uve, preservando la loro qualità.
5. Fermentazione in bottiglia: Dopo la fermentazione iniziale, lo champagne viene imbottigliato insieme ad una piccola quantità di zucchero e lievito per una seconda fermentazione in bottiglia. Durante questa fase, si sviluppa la caratteristica effervescenza.
6. La maturazione: Dopo la seconda fermentazione, lo champagne viene lasciato a maturare sulle proprie fecce per un periodo di tempo variabile. Questo processo, noto come "maturazione sui lieviti", in francese sur lys, contribuisce allo sviluppo di aromi complessi e ad una texture cremosa.
7. Apertura della bottiglia: Per aprire correttamente una bottiglia di champagne, si consiglia di tenere la bottiglia inclinata a 45 gradi e girare delicatamente il tappo invece di tirarlo con forza. Questo permette di evitare spruzzi e di preservare al meglio l'effervescenza.
Vorresti capirne di più sulle bollicine più famose del mondo? Scopri le nostre guide:
Chi ha inventato lo Champagne?
Champagne: zone di produzione e terroir
La differenza tra Champagne e Spumante
La differenza tra Champagne e Crémant
La storia del Franciacorta, lo Champagne italiano?